Provincia autonoma di Trento
Pubblicazione
Brochure Dolomiti

Conoscere la storia delle Dolomiti

Le Dolomiti esistono da sempre. Tuttavia la loro storia - agli occhi del mondo - inizia con la loro "scoperta", avvenuta verso la fine del XVIII secolo, un'epoca fondamentale per lo sviluppo della scienza e della cultura occidentale. 

Nell’anno 2011 la “Fondazione Dolomiti-Dolomiten-Dolomites-Dolomitis UNESCO” ha provveduto alla pubblicazione di un testo specifico, in tre lingue (italiano, inglese, tedesco), atto ad illustrare, con l’obiettivo di un’ampia divulgazione, i valori e gli elementi che sottendono il riconoscimento alle Dolomiti di bene - UNESCO. Tale pubblicazione è stata distribuita presso i Comuni, gli Enti Parco, i Musei, le scuole, le biblioteche, le associazioni presenti sul territorio, le Aziende di promozione turistica, i rifugi ed in generale gli altri luoghi di aggregazione. 

Tale Brochure è stata resa disponibile a tutti i soci fondatori ed è possibile richiederla gratuitamente.

Sintesi

Nel 1789 Déodat de Dolomieu identificò le particolarità del minerale che compone queste montagne, chiamato pochi anni dopo in suo onore "Dolomite" da Nicolas de Saussure (figlio di Horace Benedict), che le analizzò in laboratorio. Nel 1822,  Leopold von Buch soggiornò a lungo in quete montagne per studiarne la "strana" stratigrafia, richiamando a sè anche l'amico Alexander von Humboldt, considerato il massimo studio di quel tempo. I loro rapporti e resoconti non furono importanti solo dal punto di vista scientifico. Questi uomini, oltre ad essere scienziati eminenti, rappresentanvano le fiugre culturali di maggior spicco dell'Europa del XIX secoolo. Proprio grazie allo "spirito universale" della loro cultura, essi furono i primi a cogliere nelle particolarità geologiche e geomorfologiche di queste montagne la loro intrinseca bellezza, come testimoniano i loro scritti. Prima dell'affermarsi dell'estetica romantica, così importante per la definizione del concetto di bellezza naturale nella cultura occidentale, le cime dolomitiche - frequentate da sempre da pittori e personaggi di cultura - non erano state minimamente considerate.

Le Dolomiti possono essere quindi interpretate al meglio secondo due chiavi di lettura: quella scientifica e quella estetica. E' significativo - e non casuale quindi - che l'iscrizione delle Dolomiti alla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO sia stata proposta contemporaneamente per i valori geologici-geomorofologici ed estetico-paesaggistici.

Come insegna la storia della loro scoperta, questi due percorsi di descrizione sono indissolubilmente legati, così come indissolubile era il legame fra l'interesse per la scienza e l'amore per le bellezze della natura dei loro "scopritori".

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